La vitamina C è un composto organico naturale appartenente al gruppo delle vitamine idrosolubili, cioè a quelle che si sciolgono facilmente in acqua e devono essere regolarmente introdotte nell’organismo tramite l’alimentazione.

La vitamina C, conosciuta anche come acido ascorbico, ha notevoli proprietà antiossidanti: protegge le cellule dall’ossidazione e contrasta gli effetti dei radicali liberi naturalmente prodotti.

Perché è importante la vitamina C

La vitamina C svolge numerosissime funzioni nel nostro organismo: facilita l’assorbimento di ferro e cromo di origine vegetale, ha un ruolo importante nella difesa del sistema immunitario dell’organismo e preserva la salute dei capillari, oltre a svolgere moltissime funzioni nelle reazioni metaboliche. Inoltre, mantiene sana la pelle e la funzionalità dei vasi sanguigni, e preserva la salute di denti e gengive.

È un alimento essenziale che non viene naturalmente prodotto dal corpo, per questo è importante assumerla in quantità equilibrate. Secondo la SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana, il fabbisogno giornaliero di vitamina C può variare in base al sesso e all’età della persona. Generalmente, sono raccomandate le seguenti dosi quotidiane:

  • fino a 3 anni circa 35 mg
  • 4-6 anni: 45 mg
  • 7-10 anni: 60 mg
  • 11-14 anni: 90 mg per i maschi; 80 mg per le femmine
  • dai 15 anni in poi: 105 mg per i maschi; 85 mg per le femmine

Gli alimenti ricchi di vitamina C

La vitamina C è contenuta in diversi alimenti, soprattutto in alcuni tipi di frutta e verdura.

Per quanto riguarda la frutta, è impossibile non menzionare le arance, prime per quantità di vitamina C. Ci sono poi le fragole, le quali apportano anche buone quantità di magnesio e potassio.

Infine, c’è il rambutan, un frutto esotico fonte straordinaria non solo di vitamina C ma anche di vitamina B, sali minerali, ferro e fosforo, ottimo per le difese del sistema immunitario. Per scoprire tutte le proprietà di questo frutto, è possibile consultare la sezione Rambutan Fratelli Orsero, che spiega nel dettaglio da dove proviene e come può essere gustato.

Tra le verdure invece, troviamo al primo posto i peperoni, specie se sono rossi e maturi, e il cavolfiore verde, che rispetto al bianco presenta una concentrazione maggiore di vitamina C.

Bisogna ricordare che la freschezza del prodotto è fondamentale per trarne benefici. È utile conservare questi prodotti per non più di 3-4 giorni e consumarli preferibilmente crudi (o poco cotti).

Un altro aspetto da considerare è che, come con ogni altro nutriente che introduciamo nel nostro corpo tramite l’alimentazione, è bene non incorrere mai in eccessi o carenze.

L’eccessiva assunzione di vitamina C può infatti portare a problemi renali e generare calcoli. Inoltre, può aumentare di troppo la presenza di ferro nel sangue e portare a sintomi come gastrite, diarrea, cefalea, debolezza e vertigini.

Allo stesso modo una forte carenza di questa vitamina può essere rischiosa: fa insorgere patologie come lo scorbuto con sintomi come apatia, anemia e inappetenza, oltre che irritabilità, sanguinamento gengivale e dolori ai muscoli.

In entrambi i casi, in presenza di un problema legato all’eccessiva assunzione o alla carenza di vitamina C, è consigliato rivolgersi al proprio medico di fiducia per un controllo.

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