La fisioterapia è un trattamento che viene utilizzato per ripristinare la mobilità articolare di un paziente dopo un infortunio, un trauma o dopo un’operazione.

Quando si decide di intraprendere un percorso di questo tipo, il primo passo è quello di effettuare una prima valutazione dello stato di salute del paziente attraverso una visita fisioterapica che servirà per esaminare i sintomi riscontrati, la natura della lesione e per ideare un percorso riabilitativo su misura.

In questo articolo vedremo in cosa consiste, in quali modi il fisioterapista esamina le nostre condizioni e come si svolge la visita vera e propria

Visita di valutazione fisioterapica, perché farla?

Prima di tutto dobbiamo ricordare che i benefici della fisioterapia non si limitano soltanto alla riabilitazione, ma possono essere molto utili anche in termini di prevenzione e gestione del dolore per tutte quelle persone che convivono con una malattia cronica. I fisioterapisti, infatti, possono offrire una vasta gamma di servizi per i pazienti che presentano:

  • traumi e lesioni dovuti ad incidenti o ad una attività sportiva;
  • ictus, lesioni cerebrali o lesioni del midollo spinale;
  • malattie cardiache o polmonari;
  • problemi di mobilità articolare dopo un’operazione chirurgica, una gravidanza, ecc.;
  • problemi alle articolazioni e che convivono ogni giorno con il dolore (artrosi, artriti, ecc).

Abitate nella zona di Monza e Brianza e state cercando un fisioterapista?

Potete rivolgervi al nuovo centro Kinesis sport di Trezzano Rosa dove potete trovare fisioterapisti specializzati in diverse tecniche di riabilitazione. Prenotando una visita fisioterapica presso uno dei centri sparsi su tutto il territorio potrete avere a disposizione un’équipe di esperti in grado di consigliarvi il percorso terapeutico più adatto per la vostra situazione.

Come si svolge la visita fisioterapica

Il fisioterapista, prima di programmare il percorso riabilitativo, dovrà esaminare la storia medica del paziente per comprendere le cause e i sintomi del problema. Vediamo quali sono le fasi principali di una visita di fisioterapia.

Valutazione fisioterapica

Nella prima parte della visita fisioterapica, lo specialista sottopone il paziente a numerose domande che hanno lo scopo di individuare i fattori che possono aver originato il trauma o la lesione analizzando:

  • dove si presenta il dolore;
  • quali sono i sintomi;
  • lo stile di vita (alimentazione, fumo, alcool, ecc.);
  • la tipologia di lavoro. Quest’ultimo punto è importante perché permette di individuare con maggiore probabilità il tipo di trauma che potrebbe interessare il paziente. Infatti, chi svolge lavori manuali pesanti potrebbe essere più soggetto a certi tipi di traumi (lesioni muscolari, distorsioni, fratture, ecc.) rispetto ad una paziente che svolge le sue attività all’interno di un ufficio.

Durante la seconda parte della visita il fisioterapista esamina con attenzione il paziente per individuare con precisione dove si presenta il problema e quali potrebbero essere le cause del dolore. Il nostro corpo è formato, infatti, da una complessa rete di nervi e fibre nervose collegate tra loro e per questo non sempre è facile individuare subito l’origine di un determinata lesione. Ad esempio, un dolore alla gamba potrebbe essere il sintomo di un trauma alla schiena e così via e per questo motivo è importante rivolgersi a un fisioterapista qualificato.

Diagnosi e trattamento fisioterapico

Alla fine di questa valutazione, sulla base dell’anamnesi e dell’osservazione dei sintomi, lo specialista potrebbe già avere individuato il problema. In caso contrario, potrebbe essere necessario svolgere ulteriori esami medici più specifici che possono comprendere anche:

  • ecografia;
  • radiografia;
  • risonanza magnetica.

Trattamento fisioterapico

Una volta effettuati questi esami, il fisioterapista sarà in grado di individuare la natura del trauma o della lesione e di elaborare un piano di riabilitazione su misura.

Questo programma personalizzato, oltre alla classica fisioterapia, potrebbe comprendere anche terapie strumentali come le ondo d’urto, gli ultrasuoni o la tecarterapia che possono aiutare a ridurre i tempi di recupero e aiutare ad accelerare il processo di guarigione dei tessuti.

La visita è, quindi, fondamentale perché permette di individuare l’origine del problema e stabilire con precisione il percorso che il paziente dovrà svolgere per la risoluzione o la riduzione del dolore. Sarà compito del fisioterapista valutare quali terapie utilizzare a seconda di tutte le informazioni che avrà raccolto durante la visita fisioterapica.

Lascia un commento