Tutti noi abbiamo sentito parlare sempre di più negli ultimi anni del termine biologico, ma che cosa significa esattamente?
Biologico vuol dire semplicemente un prodotto libero da pesticidi e altre sostenze artificiali, che contaminano gli alimenti e tutti i prodotti ad essi collegati, come creme, integratori e quant’altro.
Prima della globalizzazione si trattava di un termine che non veniva utilizzato, semplicemente perché non c’era bisogno di usarlo poiché i nostri nonni mangiavano biologico senza doversene preoccupare!
Con l’avvento dell’agricoltura industriale, dei pesticidi e della grande distribuzione tutto ciò è cambiato.
Dopo circa 40 anni di letargo ci siamo finalmente ricordati che il cibo sano era anche quello più buono, perciò abbiamo cominciato a riscoprire la differenza tra una coltivazione intensiva e una realizzata su piccola scala.
Il sapere contadino, persone che si tramandano una profonda conoscenza della terra e delle tecniche di coltivazione più antiche, che riescono a far crescere verdure, ortaggi e frutta in maniera biologica, sana e di altissima qualità.
Biologico e ambiente, un connubio inscindibile
Biologico non significa soltanto mangiare bene, ma si tratta di un vero e proprio stile di vita, un comportamento quotidiano che permette di salvaguardare l’ambiente in cui noi tutti viviamo.
Quando facciamo la spesa compiamo una scelta importante, che ha conseguenze rilevanti per tutto l’ecosistema e gli altri esseri viventi, dagli animali alle piante, fino agli elementi naturali come il ciclo dell’acqua.
Bologico significa prendersi cura della Terra, rispettare l’ambiente ed essere responsabili delle nostre azioni, perché ciò che mangiamo determina il nostro impatto ambientale, ovvero quanto incideremo nell’ecosistema attuale e futuro.
Si tratta di un compito difficile ma indispensabile, che preserverà la nostra società e ci consentirà di lasciare un mondo migliore ai nostri figli, più vivibile di quanto non sia purtroppo oggi.
Agricoltura biologica
Uno dei pilastri del settore biologico è l’agricoltura, un comparto che ha resistito in tutti questi anni a l’assalto della grande distribuzione.
Dobbiamo ringraziare i tanti contadini che hanno sempre continuato a lavorare duro nei campi, portando nei mercatini e nelle fiere locali prodotti di altissima qualità.
Chi di noi non conosce un fruttivendolo di fiducia, chi non si sveglia all’alba una volta la settimana per comprare verdura e frutta fresche di stagione, prenotare l’olio naturale senza additivi e mosti comprati chissà dove.
Grazie a loro abbiamo mantenuto una delle alimentazioni più sane del mondo, la famosa dieta mediterranea, un mix incredibile di varietà differenti di frutta e ortaggi che ci forniscono tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno per vivere sani e in forma.
Allevamenti bio
Quanto detto per l’agricoltura vale ovviamente anche per gli allevamenti biologici, tuttavia si tratta di una nicchia minore e più difficile da gestire a livello globale.
Tutti noi vorremmo mangiare solamente carne allevata con il massimo rispetto degli animali, che possono mangiare l’erba dei prati incolti e camminare liberi in spazi ampi e soleggiati, non rinchiusi nelle batterie intensive.
Nonostante un netto ritardo il biologico è arrivato anche qui, ma rimane tutt’ora un settore di nicchia, soprattutto a causa dei costi elevati che le carni biologiche comportano.
Qual è la soluzione allora? Mangiare meno carne ma di migliore qualità, spendendo la stessa cifra rispetto a quella acquistata nei supermercati.
Sembra difficile ma in realtà è proprio così. A parte i discorsi sul veganesimo e sull’essere vegetariani, tra l’altro condivisibili, è importante comprare meno ma bene, preferendo la qualità alla quantità ed evitando gli sprechi.
I vantaggi del cibo biologico: costa veramente di più?
Tutto noi siamo portati a pensare che mangiare biologico e acquistare prodotti senza additivi rappresenti una scelta economicamente svantaggiosa, ma sarà proprio così?
La risposta naturalmente è no. Chi compra prodotti biologici lo fa con maggiore cautela, programma la spesa con intelligenza e pensa alla pianificazione della settimana.
In questo modo si evita gran parte degli sprechi abituali, quelli legati allo scarso valore che eravamo soliti dare al cibo di minore qualità.
Pagando di più per la carne, il pesce, le uova, la frutta e la verdura si sta attenti a non buttare via nulla, si compra di meno e con maggiore frequenza, un comportamento intelligente che alla fine dei conti permette di risparmiare.
Passare al biologico è ormai una scelta obbligata, bisogna soltanto mudare mentalità, aprire gli occhi e decidere di vivere in un mondo più sano.
One thought on “Biologico: cos’è e cosa significa”
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Un trend in crescita, ma ancora troppo di “nicchia”. Credo che il primo passo sia proprio quello di cambiare mentalità e non fermarsi al prezzo, che ovviamente è più alto di un prodotto commerciale!
Tra l’altro Nella cosmetica è ancora più difficile, perché c’è ancora la convinzione che una prodotto naturale non sia funzionale quanto uno chimico.. sbagliatissimo!!!