funghi

I funghi vengono spesso additati come non commestibili e, per alcuni aspetti e alcune tipologie è veramente così. Alcuni sono tossici, altri no, di altri è commestibile solo una parte, insomma se non si è degli esperti è meglio evitare di consumare funghi raccolti nei boschi. Non è semplice distinguere e conoscere tutte le varie specie di funghi, ma tra questi ne esistono alcuni riconoscibili e facilmente reperibili, stiamo parlando dei chiodini, i famosi funghi che crescono sui tronchi solitamente nella stagione autunnale. Il chiodino è un fungo che cresce in boschi e foreste di latifoglie e di vecchie conifere, chiamato anche “asparago dei funghi“, a causa della sua commestibilità delimitata. Già, perché di questi funghi è possibile consumare solamente l’estremità superiore del gambo e il cappello, in quantità ridotte e sempre dopo aver sottoposto il fungo ad almeno 20 minuti di bollitura, andando ad eliminare l’acqua di cottura. Il resto dei gambi risulta, invece, coriaceo e difficile da digerire, quindi non commestibile. Di seguito alcune informazioni sulle caratteristiche di questi funghi che crescono sui tronchi e su come utilizzarli in cucina.

Funghi che crescono sui tronchi: come sono fatti i chiodini?

Come anticipato, i chiodini sono dei funghi che crescono lungo i tronchi e, in alcuni casi, possono anche portare alla morte dell’albero. Sono molto diffusi, infatti non sono difficili da trovare, soprattutto in Nord America, Asia Settentrionale e in Europa, dove il clima è temperato. Diffusi particolarmente negli ambienti boschivi, hanno un sapore molto buono e vengono utilizzati spesso in cucina, una volta apportate tutte le dovute accortezze. I chiodini, sono formati da:

  • Cappello: è la parte superiore del fungo, collegata all’estremità superiore del gambo. Ha una forma spianata ma leggermente umbonata nel centro. Il colore può variare dal giallo chiaro o scuro al rosso/verde, a seconda dell’umidità dell’ambiente in cui è nato. Negli esemplari giovani, nella zona centrale del cappello sono presenti delle squame, assenti negli esemplari adulti.
  • Lamelle: sono le striature presenti sotto il cappello. Sono tutte diverse tra loro e cambiano colore in base all’età del fungo. Bianche negli esemplari giovani e giallastre in quelli più adulti.
  • Gambo: può misurare dai 5 ai 20 cm. Ha una forma slanciata ed è fibroso. Il colore è brunastro ed è ricoperto da squame bianche o gialle.
  • Carne: il chiodino è noto per l’ottimo sapore e per il gusto. Gl esemplari adulti hanno un leggero retrogusto amarognolo. La sua carne è molto tenera nella zona del cappello, così come nell’estremità superiore del gambo.

Funghi che crescono sui tronchi: come usarli in cucina?

I funghi sono utilizzati in tantissime ricette. Utilizzati per condire i primi piatti e per accompagnare i secondi, possono coprire a 360° un pasto di tutto rispetto. Ma, la cosa importante, è saperli cucinare correttamente, visto che il fungo crudo è tossico. Questo, infatti, contiene delle tossine di natura proteica, che necessitano, per disattivarsi, di una pre-bollitura di almeno 20 minuti. Il chiodino, di cui stiamo parlando, è commestibile ma solo se si rispettano alcune condizioni. Di questi funghi è possibile consumare solamente l’estremità superiore del gambo e il cappello, in quantità ridotte e sempre dopo aver sottoposto il fungo a pre-bollitura, andando poi ad eliminare l’acqua di cottura. Il resto dei gambi risulta, invece, coriaceo e difficile da digerire, quindi non commestibile. Pur essendo un fungo commestibile va consumato con cautela in quanto potrebbe causare disturbi ed intossicazioni alimentari.

 

 

 

 

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