arfid

Tra i diversi disturbi alimentari che attanagliano i tempi moderni, ce n’è uno di cui non si parla mai abbastanza. Conosci la parola Arfid?

Il termine Arfid sta per “Avoidant restrictive food intake disorder” ed è un’espressione che fa riferimento ad un particolare disturbo alimentare. Chi è affetto da questa deviazione di comportamento tende a catalogare il cibo che mangia per consistenza, colore o forma, rifiutandosi di ingerire gli alimenti che non sono conformi alla categoria scelta.

Pertanto, le persone che soffrono di Arfid possono mangiare per anni solo cibi di un determinato colore o rifiutarsi categoricamente di consumare un dato alimento solo per la sua forma.

A differenza di obesità, anoressia e malattia – di cui si discute oggi più che mai – questo disturbo dell’alimentazione non suscita lo stesso interesse mediatico, finendo così per restare pericolosamente ignorato. Ma che cosa scatena una simile devianza? E in che modo la si può curare?

Resta con noi per saperne di più.

Le cause

Per psicologi e studiosi la causa di questo disturbo alimentare, scatenatosi recentemente, è da ricondurre alle tante informazioni che ci sono state pervenute, negli ultimi anni, a proposito del cibo.

Oggi più che mai, infatti, il cibo è oggetto di continui dibattiti. C’è chi demonizza la carne, chi crede che anche le verdure siano contaminate e ancora chi, invece, si affida al crudismo. Il messaggio veicolato è confusionario è può generare una sorta di isterismo collettivo. L’Arfid, in alcuni casi, può dirsi proprio il frutto dell’allarmismo generatosi, via internet o via web, negli ultimi anni.

A portare l’individuo ad allontanarsi da determinati alimenti è infatti un forte sentimento di paura. È il timore infatti a lasciar credere loro che una data pietanza possa portare indirettamente alla morte o a qualche disfunzione del corpo.

La causa più intrinseca è ovviamente legata ad una condizione di sofferenza già presente all’interno dell’individuo, scatenata a sua volta da mancanza di affettività o da problemi nella sfera affettiva.

I rischi dell’Arfid

Se non curato correttamente l’Arfid può portare a diversi problemi, quali carenza di ferro, patologie renali e carenze alimentari. Ciascuno di questi è poi aggravato da una diagnosi tardiva. I soggetti affetti dal disturbo sono molto bravi a nasconderlo: spesso, infatti, si tende a confondere i campanelli d’allarme con delle semplici preferenze di gusto.

Le cure dell’Arfid

Non esiste approccio diverso da quello psicologico. Per guarire e risolvere definitivamente i problemi relativi a questa condizione, è necessario rivolgersi ad uno specialista. Bisogna infatti arrivare al fattore scatenante per poter curare l’Arfid. Come per l’obesità, l’anoressia e la bulimia, le cause di questo disturbo alimentare sono da ricondurre sempre alla parte più intima della psiche. Esistono per questo centri specializzati a cui potersi rivolgere. L’intervento di uno staff medico competente è quel che serve per arrivare alla radice della questione, da sviscerare attraverso sedute di psicoanalisi.

Con un approccio simile non è difficile trovare la cura e ricostruire un rapporto sano ed equilibrato con la tavola.

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